7 Agosto 2025
bibliografia

L’Osella (dal veneziano osél, uccello) è una celebre moneta o medaglia d’argento veneziana con una storia e una funzione molto particolari, legate a una tradizione della Serenissima.

Origine e Storia

L’Osella nacque per sostituire un’antica consuetudine. Ogni anno, a dicembre, il doge era solito donare a ogni membro del Maggior Consiglio della Repubblica di Venezia 5 anatre selvatiche (oséi). Nel 1521, a causa delle guerre che rendevano difficile la caccia e la fornitura degli uccelli, il consiglio decretò che al posto degli uccelli venisse consegnata una moneta d’argento, che per questo motivo prese il nome di Osella.

Fabio Mutinelli, nel suo “Lessico veneto”, riporta che il valore delle prime Oselle, coniate dal doge Antonio Grimani, era di 32 soldi e mezzo, ma aumentò costantemente nel tempo, arrivando a 78 soldi nel 1734, valore che rimase immutabile fino alla fine.

La prima Osella fu coniata sotto il doge Antonio Grimani (1521-1523) e da quel momento l’emissione divenne annuale.

Caratteristiche

  • Modulo e Peso: Le prime Oselle pesavano circa 9,30 grammi con un diametro di quasi 34 mm. Un modulo così grande, simile a quello del tallero, permetteva l’incisione di figure dettagliate, rendendole ideali per scopi propagandistici.
  • Metallo e Valore: Le Oselle erano coniate in argento e avevano un valore legale di 1/4 di ducato, una moneta d’oro di alto valore. Tuttavia, il loro ruolo era più simbolico che economico, fungendo da dono ufficiale.
  • Iconografia: Le Oselle sono un tesoro per i numismatici per la loro straordinaria varietà iconografica. Presentano spesso figurazioni storico-allegoriche che celebravano eventi importanti, vittorie militari, opere pubbliche o virtù del doge in carica. Sul rovescio, era generalmente incisa una leggenda che attestava la donazione del doge e riportava l’anno di coniazione, rendendole preziose per la datazione di eventi storici.
  • Funzione: Le Oselle non erano monete a corso legale nel senso stretto, ma fungevano da dono onorifico e rappresentavano un segno di riconoscimento e legame tra il doge e la nobiltà del consiglio.

Varianti Speciali

  • Osella di doppio peso: Coniata in argento, questa variante di peso doppio si trova in particolare nella seconda metà del XVIII secolo.
  • Osella d’oro: Sebbene nata come medaglia d’argento, già a metà del XVII secolo furono coniate Oselle d’oro da 2, 4, 6 e 8 zecchini. Queste avevano generalmente gli stessi tipi e leggende delle oselle d’argento dello stesso anno, ma pesavano fino a 28 grammi (per quella da 8 zecchini).
  • Osella di Murano: L’isola di Murano ottenne il privilegio di coniare medaglie con lo stesso peso delle oselle veneziane, per farne dono ai propri funzionari. Le prime Oselle di Murano furono coniate nel 1581 e la produzione, dopo un’interruzione, riprese nel 1673. Queste monete riportavano la legenda “MVNVS COMVNITATI MVRIANI” (Dono alla comunità di Murano), le armi civiche (il gallo di Murano con il serpente nel becco) e gli stemmi delle famiglie più importanti dell’isola.

L’Osella è un esempio unico di come una moneta potesse assolvere a un ruolo cerimoniale e commemorativo, oltre che economico, diventando un importante documento storico, artistico e sociale della Repubblica di Venezia.

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