Le parti di una moneta medievale
Scopri i segreti nascosti nelle monete medievali
Questa pagina di Modoetia Numismaticae ti guiderà in un affascinante viaggio alla scoperta dei dettagli che rendono uniche le monete del Medioevo.
Un’opera d’arte in miniatura
In altre parole ogni moneta medievale è un’opera d’arte in miniatura, ricca di simboli e significati nascosti. In questa pagina analizzeremo nel dettaglio le diverse parti che compongono una moneta, svelandoti i segreti che si celano dietro ogni immagine e ogni scritta.
Cosa Scoprirai?
- Dritto e Rovescio: Prima di tutto capirai la differenza tra il dritto e il rovescio di una moneta e il significato delle immagini e delle scritte presenti su ciascuna faccia.
- Le Parti della Moneta: Scoprirai le diverse parti che compongono una moneta medievale, come il bordo, il giro, il campo, la figura, il circolo, il contorno e la legenda.
- Simbologia: Capirai il significato dei simboli più comuni presenti sulle monete medievali, come la croce, i ritratti, gli animali e i motivi ornamentali.
- Storia e Cultura: Scoprirai come le monete medievali riflettevano la storia, la cultura e la religione dell’epoca.
Perché studiare le parti di una moneta medievale?
- Apprezzare la bellezza: prima di tutto imparerai a riconoscere le caratteristiche uniche di ogni moneta e ad apprezzarne la bellezza artistica.
- Aumentare il valore della tua collezione: in secondo luogo approfondirai la tua conoscenza delle monete medievali, questo ti permetterà di fare scelte più consapevoli e di costruire una collezione di valore.
- Scoprire la storia: Infine capirai che le monete medievali sono vere e proprie capsule del tempo che ci raccontano la storia delle civiltà.
Perché scegliere Modoetia Numismaticae?
In breve su Modoetia Numismaticae troverai articoli approfonditi: Esploreremo insieme le diverse epoche della numismatica, analizzando le caratteristiche distintive delle monete e i loro significati storici.
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Dritto & Rovescio
Il primo aspetto da esaminare è quello del dritto e del rovescio, ovvero le due facce della moneta. Il dritto è il lato della moneta su cui è riportata l’autorità emittente, sia essa un re, un imperatore, una repubblica o una città; l’altro è il rovescio. Ogni faccia della moneta è poi suddivisa in varie parti, di seguito riportate:
Il circolo
Solitamente il giro è separato dal campo da un motivo geometrico, il circolo. Il circolo può essere: perlinato, liscio o a semicerchi, come ad esempio:
Circolo a semicerchi (l’esempio riportato è di 6 semicerchi, ma se ne trovano anche a 4, 8, 10, 11 e 12 semicerchi).
La croce
Spesso, poi, la figura che occupa il centro del campo è una croce. Anche in questo caso esistono tipi che variano a seconda del periodo, del luogo e della casa regnante:
- Greca: presenta tutti e quattro i bracci di uguale lunghezza.
- Latina: presenta l’elemento orizzontale più corto del verticale e posto sopra il baricentro (in pratica si tratta del Crocifisso comunemente inteso).
- Celtica: presenta un cerchio che interseca la croce a metà dei bracci
Come ad esempio:
Estremità dei bracci
La croce può differenziarsi in base alla forma delle estremità dei bracci, come ad esempio:
- Patente: presenta le estremità dei bracci di sezione maggiore rispetto al centro.
- Potenziata: ad ogni estremità presenta degli elementi perpendicolari ai bracci.
- Mauriziana o trilobata: ha tutte le estremità dei bracci divise in tre elementi semicircolari.
- Gigliata o fiordalisata: presenta le estremità dei bracci culminanti con un giglio stilizzato.
- Fiorita o fiorata: presenta le estremità dei bracci tripartite e di forma floreale.
Ornamenti nei campi
La croce può presentare ornamenti nei campi, come ad esempio:
- Ramponata o di Gerusalemme: è una croce potenziata cantonata da quattro croci patenti più piccole.
- Accantonata: presenta un elemento geometrico in ogni quadrante.
- Radiata: presenta un elemento geometrico alla base di ogni quadrante.
Decorazioni nei bracci
La croce può presentare decorazioni nei bracci, più o meno estese. Come ad esempio:
- Ancorata: presenta le estremità dei bracci bipartite ed appuntite.
- Forcuta: presenta le stesse caratteristiche della croce ancorata, ma le estremità dei bracci sono maggiormente ricurve.
- A coda di rondine: presenta una tipologia simile alla croce ancorata, però le estremità dei bracci sono rettilinee.
- Tripartita o triforcata: ha tutte le estremità dei bracci divise in tre elementi.
- Pomettata: presenta le estremità terminanti con un globetto.
- Ricrocettata o ricrociata: in ogni braccio ha un elemento di dimensioni minori e ad esso perpendicolare.
Decorazioni nel corpo
La croce può presentare decorazioni lungo tutto il corpo, come ad esempio:
- Striata: ha i bracci solcati da striature.
- Ornata: presenta i bracci ornati da elementi geometrici o stilizzazioni di pietre preziose.
- Ricrociata: ha un’altra croce disegnata sui bracci.
Rapporto circolo-croce
Molto spesso la croce è tutta compresa all’interno del circolo, raramente lo interrompe (in questo caso la croce viene definita invadente):
Campi o quadranti di una croce
Un particolare interessante da notare sulle monete medievali è quello dei simboli e delle decorazioni: a cominciare dagli elementi di separazione delle parole delle legende, per passare poi ai quarti, agli eserghi ed ai campi, tutte le parti libere erano adornate con gigli, rosette, trifogli, sfere, mezzelune, anelli, piccole croci, stelline…
La croce divide poi il campo in quattro parti (quadranti o quarti) che vengono numerati da sinistra a destra e dall’alto verso il basso, come ad esempio:
Legenda
Un’altra caratteristica che riguarda la geometria delle monete medievali è la legenda: di solito è continua ed è contenuta tutta nel bordo, ma qualche volta termina anche al centro, occupando lo spazio abitualmente preso dalla figura.
In questo caso particolare possiamo avere tre diversi tipi di allineamenti delle lettere: radiali, su due righe (o su due linee) e a triangolo. A triangolo: come il modello “su due righe”, solo che la lettera superiore invade in parte il rigo sottostante. Radiali: l’asse della lettera è un raggio uscente dal centro del tondello.
La legenda la troviamo posizionata in diversi ordini:
- nel bordo (cioè la frase, il motto o la legenda seguono una linea concentrica alla circonferenza della moneta e di solito sono delimitate inferiormente dal circolo e superiormente dal bordo),
- nell’esergo e nel campo (in quest’ultimo caso solitamente si tratta di una lettera isolata o di un gruppo di due o tre lettere che indicano, a mo’ di sigla, la città emittente o l’incisore).
Come ad esempio:
Il Patrono
Ulteriore elemento ricorrente spesso sulle monete medioevali è l’immagine del santo patrono della città che batteva moneta, e, dato che molte volte egli era stato il vescovo che aveva guidato la prima comunità cristiana (negli ultimi anni dell’Impero Romano), è rappresentato in abiti vescovili.
Di solito si presenta nimbato, mitrato e con il piviale chiuso da una fibbia che può assumere varie forme (di croce, di sfera, di fiore, di quadrato, di placchetta, ecc.).
Il globo crucigero
Sulle monete possono comparire anche simboli del potere religioso o temporale, come il globo crucigero (la sfera terrestre sormontata da un crocifisso o da una croce greca; altre volte la terra può essere cinta da due fasce perlinate), impugnato, assieme allo scettro, dai sovrani.
Animali Araldici
Interessante, poi, considerare anche gli animali raffigurati sulle monete, che possono o rappresentare la casata dell’autorità emittente, o essere asserviti, graficamente, alla figura del sovrano.
- Stante: l’animale si presenta a quattro zampe e fermo.
- Rampante: l’animale si presenta sollevato sulle sole zampe posteriori.
- Protome: propriamente per “protome” si intende la porzione di figura costituita dal capo e da parte del busto; nella ritrattistica della numismatica e dell’araldica è spesso usata per sorreggere l’immagine del re o di un nobile.
Ad esempio:
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