Libertas (in latino, “Libertà“) è una delle più potenti e cariche di significato personificazioni allegoriche che appaiono frequentemente sulle monete romane. Come molte di queste personificazioni, essa incarna un concetto astratto elevato a dignità quasi divina, una tradizione ereditata dalla civiltà greca. Sebbene queste figure non avessero una sede “ufficiale” sull’Olimpo con le divinità maggiori, erano profondamente radicate nella religiosità e nella politica romana; a molte di esse erano stati dedicati templi e altari a Roma e in moltissime città dell’Impero. La loro presenza sulle monete fungeva da potente strumento di propaganda, comunicando al popolo i valori, le virtù e gli obiettivi del sovrano o dello Stato.
Sulle monete romane, Libertas è tipicamente raffigurata come una figura femminile, spesso in piedi, che incarna l’ideale della libertà. Il suo aspetto è solitamente dignitoso e severo, in linea con l’importanza del concetto che rappresenta. I suoi attributi più comuni, che la rendono immediatamente riconoscibile, includono:
- Pileo (o pileus): Un berretto frigio o un semplice berretto a cono, simbolo della libertà. Era il copricapo dato agli schiavi manomessi al momento della loro liberazione, e per questo divenne l’emblema per eccellenza della libertà civile.
- Vindicta: Una bacchetta o una verga, utilizzata nella cerimonia di manomissione di uno schiavo per toccarlo e dichiararlo libero. Spesso la Libertas è raffigurata con il pileo e la vindicta.
- Scettro: A volte regge uno scettro, a indicare l’autorità della libertà e il potere di garantire i diritti civili.
La raffigurazione di Libertas sulle monete era particolarmente significativa in contesti politici che celebravano la restaurazione della Repubblica, la fine di una tirannia o la concessione di diritti e privilegi ai cittadini o alle province. Ad esempio, dopo l’assassinio di Cesare, i “Liberatores” (Bruto e Cassio) coniarono monete con l’immagine di Libertas e il pileo, per giustificare il loro atto come una restaurazione della libertà repubblicana. Anche gli imperatori, pur essendo la massima autorità, si appropriarono del simbolo di Libertas per presentarsi come garanti delle libertà civili e per legittimare il loro potere, spesso dopo guerre civili o per promuovere la fedeltà al regime. La Libertas Populi Romani (la libertà del popolo romano) era un tema ricorrente.
Per i numismatici, la presenza di Libertas è un elemento chiave per comprendere le strategie politiche e ideologiche dell’epoca, le tensioni tra autarchia imperiale e ideali repubblicani, e l’importanza del concetto di libertà nella società romana.

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