Il Giorgino è un nome comune attribuito a diverse tipologie di monete, sia d’oro che d’argento, la cui caratteristica unificante è la raffigurazione di San Giorgio a cavallo che uccide il drago. Questo santo, simbolo di cavalleria e vittoria sul male, era particolarmente venerato e la sua immagine appariva su numerose valute in diverse aree d’Europa.
Tra le emissioni più note di Giorgino si ricordano:
- Giorgino Grosso d’Argento di Ferrara: Coniato a Ferrara sotto la dinastia degli Este. Sebbene la descrizione iniziale indichi Alfonso II, altre fonti lo attribuiscono anche a Ercole I d’Este. Questa moneta era un grosso d’argento che consolidò l’iconografia del San Giorgio.
- Giorgino d’Argento di Genova (1668): Una moneta d’argento coniata a Genova a partire dal 1668, con una purezza di 583 millesimi. Era specificamente destinata al commercio con il Levante (il Mediterraneo orientale), indicando l’importanza di una moneta riconoscibile e accettata nei vasti traffici marittimi genovesi.
- Giorgino d’Oro di Genova (1718): Coniato a Genova dal 1718, questa versione era in oro puro a 24 carati, rendendola una moneta di alto valore e grande prestigio per il commercio internazionale.
- Giorgino Modenese: Curiosamente, fu detto “Giorgino modenese” anche una moneta coniata dagli Estensi a Modena che, pur non raffigurando San Giorgio, portava al rovescio San Geminiano, patrono della città. Questo dimostra come il nome potesse essere esteso per analogia, anche in assenza del tipo iconografico originale, forse per un’associazione di valore o funzione.
L’immagine più famosa e iconica di San Giorgio su monete in tempi più recenti è senza dubbio quella della Sovrana inglese, disegnata nel 1817 da Benedetto Pistrucci, che ancora oggi adorna le celebri monete d’oro britanniche.

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