8 Ottobre 2025
bibliografia

Il Gigliato è una celebre moneta d’argento, un nuovo tipo di carlino, emesso per la prima volta a Napoli da Carlo II d’Angiò (Re di Napoli e Sicilia) nei primi anni del XIV secolo, precisamente dal 1300. Il suo nome deriva direttamente dalla caratteristica iconografica del suo rovescio, che presentava una grossa croce ornata di gigli e fiordalisi.

Le sue principali caratteristiche erano:

  • Dritto: Era rappresentato il sovrano seduto, con un’iconografia che richiamava il potere regale e la legittimità.
  • Rovescio: Invece della tradizionale raffigurazione dell’Annunciazione (presente su altre monete angioine), compariva la già citata croce ornata di gigli e fiordalisi, simboli araldici della dinastia angioina e della monarchia francese. Da qui il nome “Gigliato”.

Il Gigliato ebbe un’enorme diffusione e successo, divenendo una moneta di riferimento nel commercio mediterraneo. La sua purezza e stabilità lo resero un modello per molte altre emissioni, tanto che fu ampiamente imitato da diverse zecche del Levante, tra cui quella dei Cavalieri di Rodi. Queste imitazioni testimoniano l’ampia accettazione e la reputazione del Gigliato.

Occasionalmente, il termine “Gigliato” può essere usato in senso più generico per indicare il fiorino o altre monete che presentano il giglio come elemento iconografico predominante, a causa della forte associazione del giglio con la simbologia monetaria.

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