7 Luglio 2025
bibliografia

Il Genovino è una storica moneta d’oro coniata dalla Repubblica di Genova, la cui emissione iniziò nel 1252, quasi contemporaneamente al celebre Fiorino di Firenze, e in realtà leggermente prima. Questa contemporaneità sottolinea il ruolo di Genova come una delle principali potenze commerciali e finanziarie del Medioevo.

Il Genovino condivideva le caratteristiche fondamentali che ne decretarono il successo internazionale:

  • Peso: Circa 3,5 grammi.
  • Titolo: Oro praticamente puro, a 24 carati. Il suo diametro era di circa 20 mm.

Queste specifiche di peso e purezza erano cruciali, poiché garantivano la fiducia e l’accettazione del Genovino nei traffici commerciali europei e mediterranei, rendendolo una valuta di riferimento insieme al Fiorino.

Iconografia del Genovino:

  • Dritto: Presentava la porta di un castello, un’immagine tipica delle monete di Genova, con la leggenda intono “+IANUA“. Questo termine latino, che significa “porta”, non solo richiamava il nome della città (Genova), ma era anche un simbolo della sua funzione di crocevia commerciale e marittimo. L’uso di “IANUA” risaliva anche alle prime monete genovesi.
  • Rovescio: Mostrava la croce, simbolo cristiano, con la leggenda intorno “CVNRADVS REX” (Corrado Re). Questo faceva riferimento all’Imperatore Corrado III che, nel 1139, aveva concesso a Genova il fondamentale diritto di battere moneta. Dopo il 1339, con l’elezione di Simon Boccanegra a primo Doge di Genova, si iniziò a includere l’indicazione del doge con la scritta “X DVX IANVENSIVM PRIMVS“.

Il Genovino d’oro fu coniato fino al 1415. A partire dal XV secolo, subì un leggero aumento di peso e iniziò a essere chiamato Ducato, continuando la sua tradizione di moneta aurea di prestigio. La sua storia è un capitolo fondamentale della monetazione medievale italiana, evidenziando il dinamismo delle città marinare.

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