Il Fiorino è una delle monete più celebri e influenti nella storia europea, strettamente legata alla città di Firenze, dalla quale prende il nome e il simbolo iconico. Il nome deriva dal giglio, stemma della città, che era impresso sul rovescio della moneta.
Fiorino d’Oro: Il Protagonista La storia del Fiorino inizia in grande stile con l’introduzione del Fiorino d’oro a Firenze nel gennaio del 1252 (o 1253 secondo alcune fonti). Questa moneta, coniata in oro puro a 24 carati e un peso standard di 3,54 grammi (sebbene gli ultimi a Firenze nel 1859 avessero 3,49 grammi), fu rivoluzionaria. La sua elevatissima purezza e il peso costante la resero immediatamente affidabile e universalmente accettata nei commerci internazionali.
Il Fiorino d’oro fiorentino fu emesso quasi contemporaneamente al Genovino di Genova e pochi anni prima del Ducato di Venezia, contribuendo a segnare la rinascita della monetazione aurea in Occidente dopo secoli di quasi esclusiva circolazione di monete d’argento.
Grande Diffusione e Imitazioni: Grazie alla sua reputazione, il Fiorino d’oro fu ampiamente imitato in tutta Europa. Numerosi stati e zecche in Italia (come Milano, Piemonte), Francia, Inghilterra e Olanda coniarono le proprie versioni del “fiorino” (spesso chiamate Florin), consolidando il suo status di valuta internazionale. È probabilmente la moneta più rappresentativa e imitata del suo periodo.
Varianti e Altri Metalli: Nel corso dei secoli, il Fiorino fiorentino subì numerose variazioni, portando all’emissione di diversi tipi e valori, come i “Fiorini larghi”, “di buon peso”, “leggeri” o “di suggello”. Oltre alla sua famosa versione in oro, il termine Fiorino designò anche monete d’argento:
- Inizialmente, nel secolo XI e nella prima metà del XII, esisteva un Fiorino d’argento.
- Successivamente, fu coniato il Fiorino Grosso d’argento, noto anche come Popolino.
- Esisteva anche un Fiorino piccolo, anch’esso d’argento. Fiorini d’argento furono battuti anche in altre regioni italiane, come in Piemonte (XVI e XVII secolo), e nuovamente in Toscana sotto i Lorena.
La denominazione “Fiorino” ha avuto una longevità eccezionale, proseguendo la sua esistenza, in diverse forme e contesti, fino all’epoca moderna e contemporanea. La sua storia è un capitolo fondamentale della numismatica e dell’economia europea.
Leggi anche
Articolo: Il Luigi Gori e il fiorino del Governo Provvisorio della Toscana (1859)

Modoetia Numismaticae © 2014-2025