6 Luglio 2025
bibliografia

Il Fiorino Gattesco è una moneta d’oro di provenienza tedesca che ebbe una significativa circolazione nell’Italia settentrionale durante il Medioevo. Il suo nome deriva direttamente dalla traduzione italiana del termine tedesco Katzengulden, dove “Katzen” significa “gatto” e “Gulden” è l’equivalente di “fiorino” o “fiorino d’oro”.

Il curioso appellativo “gattesco” era dato dalla presenza della figura di un leone sulla moneta, che veniva spregiativamente indicato come un gatto a causa della sua rappresentazione stilizzata o, più probabilmente, a causa del suo titolo inferiore rispetto ai fiorini d’oro più puri come quello fiorentino.

Questi fiorini furono coniati principalmente da Ludovico III del Palatinato (o Ludwig III) e nella città di Überlingen, una città imperiale libera sul Lago di Costanza.

Il Fiorino Gattesco fu spesso oggetto di ripetute “grida” (bandi pubblici) da parte dei Signori di Milano e di altre autorità italiane. Questi bandi ne stimavano la bassa lega (cioè un contenuto di oro inferiore rispetto allo standard) e ne proibivano o ne limitavano la circolazione, oppure ne riducevano il valore di scambio. Questo rifletteva le preoccupazioni delle zecche e dei mercanti italiani riguardo alla purezza delle valute straniere e la necessità di proteggere la propria stabilità monetaria.

Il Fiorino Gattesco è un esempio interessante di come le monete straniere, anche se di lega inferiore, potessero circolare ampiamente e di come le autorità cercassero di regolare il caotico mercato delle valute medievali.

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