6 Luglio 2025
bibliografia

Il termine Filippo è un nome generico dato a diverse monete, sia d’oro che d’argento, la cui denominazione deriva inizialmente dai sovrani che le coniavano e che portavano il nome di Filippo. Successivamente, anche monete coniate da altri regnanti, ma che mantenevano caratteristiche simili a quelle dei loro predecessori, continuarono a essere chiamate “Filippi”.

1. Filippo d’Oro (Grecia Antica): Una delle prime e più celebri monete a portare questo nome fu un’antica moneta d’oro del valore di 20 Dracme, la cui coniazione iniziò sotto Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno). Questa moneta, nota anche come Filippeo, divenne uno standard monetario di grande importanza e fu ampiamente usata in tutto il mondo ellenistico e romano, contribuendo a diffondere la prosperità e l’influenza macedone.

2. Filippo d’Argento (Milano e Regno di Spagna): Il nome Filippo si riferì anche a uno Scudo d’argento del valore di cinque Lire milanesi, coniato a Milano sotto Filippo II, Re di Spagna, a partire dalla metà del XVI secolo. Questa moneta presentava sul dritto il busto del re e sul rovescio Sant’Ambrogio a cavallo, patrono di Milano. La sua importanza e la sua larga circolazione fecero sì che il nome “Filippo” rimanesse in uso anche con i successori di Filippo II, per monete simili. Di questa moneta furono emesse anche frazioni (come il Filippino) e multipli, rendendola un elemento chiave del sistema monetario lombardo e spagnolo in Italia.

Il termine “Filippo” in numismatica è quindi un esempio di come i nomi dei sovrani possano dare origine a denominazioni monetarie durature, che poi si estendono a tipologie simili anche sotto altri regnanti, riflettendo legami storici, dinastici o economici.

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