Fides è un termine latino che significa “Confidenza” o Fiducia, intesa sia come lealtà e onestà, sia come affidabilità e buona fede. Questa personificazione allegorica si trova frequentemente sulle monete romane, ed è un chiaro esempio dell’eredità della civiltà greca, che tendeva a divinizzare concetti astratti.
Anche se Fides non era una divinità olimpica principale, era di grande importanza nel culto romano. A lei, come a molte altre personificazioni, furono dedicati templi e altari a Roma e in numerose città dell’Impero. Fides Publica (la Fede Pubblica) era particolarmente venerata, in quanto garante della lealtà verso lo stato e della fiducia negli accordi.
Sulle monete, Fides è tipicamente raffigurata come una figura femminile, spesso con attributi che simboleggiano la lealtà e la buona fede, come:
- Spighe di grano o cornucopia: a simboleggiare la fiducia nella prosperità e nell’approvvigionamento.
- Due mani che si stringono: un gesto universale di accordo, lealtà e alleanza.
- Un caduceo: simbolo di pace e armonia.
- Un cesto di frutta o un piatto: a indicare abbondanza e generosità.
La presenza di Fides sulle monete era un messaggio potente, spesso legato a:
- La lealtà dell’esercito: Spesso si trova l’espressione Fides Exercituum (la Fede degli Eserciti), a sottolineare la lealtà delle truppe all’imperatore.
- La stabilità del regno: Prometteva fiducia e armonia nelle relazioni civili e con gli alleati.
- La propaganda imperiale: Rafforzava la percezione dell’imperatore come garante della pace, dell’onestà e dell’affidabilità dello stato.
La raffigurazione di Fides sulle monete romane è un esempio eloquente di come l’iconografia monetale fosse utilizzata per veicolare messaggi morali e politici, essenziali per la coesione sociale e la legittimazione del potere.

Modoetia Numismaticae © 2014-2025