In numismatica, il termine Falso (o più correttamente falsificazione) si riferisce a una moneta che è stata prodotta con l’intento fraudolento di imitare un’autentica moneta originale, al fine di ingannare e trarre profitto.
Le falsificazioni possono essere di varie tipologie, a seconda dello scopo e del momento in cui sono state prodotte:
- Falsi per la circolazione (contemporanei): Sono monete prodotte illegalmente all’epoca della loro circolazione per ingannare le persone nelle transazioni quotidiane. Spesso sono realizzate con metalli meno preziosi o con un peso inferiore rispetto all’originale per massimizzare il profitto del falsario.
- Falsi per collezionismo (moderni): Sono riproduzioni create in tempi più recenti (dal XVIII secolo in poi) con lo scopo di ingannare i collezionisti e i numismatici, facendoli credere di acquistare un pezzo originale raro e di valore. Questi falsi possono essere estremamente sofisticati e difficili da riconoscere senza un’attenta analisi.
Riconoscere un falso è una delle abilità più importanti per un numismatico. L’analisi si basa su diversi fattori, tra cui:
- Dettagli iconografici: Discrepanze nel disegno, nelle leggende, nei ritratti o nei simboli.
- Caratteristiche fisiche: Peso, diametro, spessore, metallo (test di densità, analisi metallurgiche).
- Tecniche di produzione: Presenza di segni di fusione (bolle, porosità) invece di coniazione, o segni di utensili moderni.
- Bordo: Anomalie nel bordo (liscio, rigato, ecc.) che non corrispondono all’originale.
Lo studio dei falsi è un campo a sé stante nella numismatica e contribuisce a una migliore comprensione delle monete originali, delle tecniche di coniazione e delle frodi storiche.

Modoetia Numismaticae © 2014-2025