L’Esagio (dal latino exagium solidi, ovvero “peso del solido”) era un pezzo di bronzo, generalmente di forma quadrangolare o rotonda, utilizzato principalmente nei bassi tempi dell’Impero Romano (Tarda Antichità). La sua funzione primaria non era quella di una moneta circolante, ma di un peso-tipo ufficiale per il solidus romano.
Il solidus era la moneta d’oro standard introdotta da Costantino I, e la sua purezza e peso erano cruciali per la stabilità economica dell’Impero. L’esagio serviva a garantire che i solidi in circolazione avessero il peso corretto, fungendo da strumento di controllo per mercanti, banchieri e funzionari imperiali durante le transazioni che coinvolgevano grandi quantità d’oro.
Le caratteristiche tipiche degli esagi includevano:
- Materiale: Bronzo, un metallo meno prezioso ma sufficientemente robusto per l’uso come peso.
- Forma: Variabile, da quadrangolare a rotonda.
- Iconografia: Spesso portava il ritratto, o i ritratti imperiali dell’epoca, riflettendo l’autorità che ne garantiva l’accuratezza. Potevano essere raffigurati uno o più imperatori co-regnanti.
- Iscrizioni: Talvolta presentava l’iscrizione esplicita “EXAGIUM SOLIDI” o altre legende che ne indicavano la funzione di peso ufficiale, come ad esempio i nomi dei funzionari responsabili della sua calibrazione.
L’Esagio è una testimonianza fondamentale delle pratiche di controllo monetario nell’Impero Romano Tardo, un periodo in cui la stabilità del solidus era vitale per l’economia e la fiducia nel sistema imperiale. Per i numismatici, questi pesi non sono solo curiosità, ma documenti importanti per lo studio dei sistemi ponderali e delle politiche monetarie dell’epoca.

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