12 Luglio 2025
bibliografia

La Cinquina è una piccola moneta d’argento con una storia ricca e articolata, emessa in diverse zecche e sotto differenti dominazioni, principalmente nel Sud Italia.

Fu coniata per la prima volta da Ferdinando I di Napoli, Re di Napoli (1458-1494). Nel sistema monetario napoletano, la Cinquina aveva un valore di 5 tornesi o 1/4 di carlino, posizionandosi come una moneta divisionale di uso comune.

Con lo stesso nome, una moneta simile fu emessa anche in Sicilia, dove aveva il valore di 5 grana. In questo contesto, la Cinquina siciliana corrispondeva a 1/4 di tarì, un’altra unità monetaria diffusa nell’isola. Questa distinzione evidenzia la complessità dei sistemi monetari regionali italiani dell’epoca, dove nomi simili potevano indicare valori differenti a seconda del contesto geografico.

La coniazione della Cinquina continuò anche in epoche successive. Fu battuta sotto Carlo III d’Asburgo nel 1722 e, per l’ultima volta, sotto Carlo di Borbone nel 1737, a testimonianza della sua persistenza e utilità nel sistema monetario del Regno di Napoli e Sicilia attraverso i cambi dinastici.

Monete con lo stesso nome furono coniate anche a Malta, sottolineando l’influenza e la diffusione dei sistemi monetari e delle denominazioni del Regno di Sicilia e Napoli nell’area mediterranea.

La Cinquina è un esempio affascinante di come una moneta di piccolo taglio potesse avere un ruolo significativo nell’economia quotidiana, adattandosi e persistendo attraverso i secoli e le diverse autorità regnanti.

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