Regno d’Albania (1939-1943)
L’Albania sotto il dominio italiano (1939-1943)
L’invasione italiana e l’annessione
Nel 1939, l’Italia fascista, guidata da Benito Mussolini, decise di invadere e annettere l’Albania. L’operazione militare fu rapida e incontrastato, e il re Zog I fu costretto all’esilio. Il 7 aprile 1939, Vittorio Emanuele III d’Italia assunse il titolo di re d’Albania, unendo i due regni in una personale unione.
Le ragioni dell’invasione
Le motivazioni dell’invasione italiana erano molteplici:
- Espansionismo coloniale: L’Albania rappresentava un tassello importante nell’ambizioso progetto di Mussolini di creare un grande impero coloniale nel Mediterraneo.
- Strategia militare: L’Albania offriva una posizione strategica nel Mar Adriatico e poteva servire come base per future operazioni militari.
- Prestigio internazionale: L’annessione dell’Albania avrebbe rafforzato il prestigio internazionale dell’Italia fascista.
La politica italiana in Albania
L’amministrazione italiana in Albania fu caratterizzata da una forte centralizzazione del potere e da una politica di italianizzazione. Vennero introdotte leggi italiane, la lingua italiana fu promossa nelle scuole e nelle istituzioni, e furono incoraggiati gli insediamenti di coloni italiani.
Tuttavia, la resistenza albanese non si fece attendere. Si svilupparono diverse formazioni partigiane, sostenute da Jugoslavia e Gran Bretagna, che combattevano contro gli occupanti italiani.
L’allargamento territoriale dell’Albania
Con l’invasione della Jugoslavia e della Grecia nel 1941, l’Italia decise di ampliare i confini dell’Albania, creando la cosiddetta “Grande Albania”. A questa furono annesse parti del Kosovo, della Macedonia e dell’Epiro, regioni con una significativa presenza albanese.
L’armistizio e l’occupazione tedesca
L’8 settembre 1943, l’Italia firmò l’armistizio con gli Alleati. L’Albania fu occupata dalle truppe tedesche, che cercarono di mantenere l’ordine e di contrastare la resistenza albanese.
L’eredità dell’occupazione italiana
L’occupazione italiana dell’Albania lasciò un’eredità complessa e controversa. Da un lato, l’Italia costruì alcune infrastrutture e promosse lo sviluppo economico di alcune regioni. Dall’altro, la politica di italianizzazione e la repressione della resistenza causarono sofferenze e risentimento tra la popolazione albanese.
Le conseguenze della guerra
La guerra civile albanese, scoppiata subito dopo l’invasione italiana, continuò anche dopo la fine del conflitto mondiale. I comunisti, guidati da Enver Hoxha, uscirono vittoriosi e instaurarono un regime dittatoriale che durò fino alla caduta del comunismo.
Conclusioni
L’occupazione italiana dell’Albania fu un capitolo doloroso della storia albanese. L’ambizione di creare un grande impero coloniale si scontrò con la resistenza della popolazione locale e con le dinamiche della politica internazionale. L’esperienza coloniale ha lasciato un’impronta profonda sulla società albanese, contribuendo a plasmare l’identità nazionale.
Approfondimenti
Per approfondire la conoscenza dell’Albania sotto il dominio italiano, si consigliano le seguenti letture:
- Storia dell’Albania di Miranda Vickers.
- L’Albania fascista (1939-1943), di Antonio Del Boca.
Le monete
Vittorio Emanuele III (1939-1943)
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