La Buttalà è il nome di una moneta coniata a Piacenza e circolante tra il XVII e il XVIII secolo.
Il termine “Buttalà” è probabilmente un soprannome popolare o dialettale, il cui significato preciso potrebbe essere legato a un aspetto specifico della moneta stessa o al modo in cui veniva percepita o utilizzata dalla gente comune. Spesso, questi nomi vernacolari erano ispirati dal valore, dalla forma, dal metallo o da un’iconografia particolare, o semplicemente da espressioni legate alla sua frequente circolazione o svalutazione (ad esempio, “buttarla via” se di scarso valore, ma questa è solo un’ipotesi interpretativa).
Le monete piacentine di questo periodo erano sotto il controllo dei Farnese, Duchi di Parma e Piacenza. Le loro emissioni monetarie riflettevano le politiche economiche del ducato e le dinamiche dei commerci locali e regionali.
Per identificare con precisione la tipologia metallica (argento, biglione, rame) e il valore nominale del “Buttalà” sarebbe necessaria una ricerca più specifica nelle fonti numismatiche relative alla zecca di Piacenza del XVII e XVIII secolo. Tuttavia, il fatto che abbia un nome popolare suggerisce che fosse una moneta di uso comune e ben radicata nella vita quotidiana della popolazione piacentina.