L’appiccagnolo è un termine numismatico che indica un anello metallico saldato (o, meno frequentemente, perforato e agganciato) al contorno di una moneta. La sua funzione era quella di permettere alla moneta di essere indossata come ciondolo, medaglione o ornamento, consentendone l’aggancio a una catena o a un laccio.
L’usanza di appiccagnolare le monete è diffusa in differenti popolazioni e periodi storici. Ad esempio, per molte popolazioni slave l’ostentazione di monete d’oro come ornamento è indice di ricchezza e prestigio sociale.
Questa pratica, sebbene possa sembrare un semplice gesto estetico o devozionale, ha implicazioni significative per la numismatica. Dal punto di vista del collezionismo, una moneta che presenta un appiccagnolo – o i segni evidenti della sua rimozione – è generalmente considerata danneggiata e il suo valore numismatico intrinseco è ridotto. Questo perché l’integrità originale del pezzo è stata alterata in modo permanente, compromettendo la sua condizione di “moneta” pura così come era stata concepita e coniata dalla zecca. Le saldature possono causare deformazioni, alterazioni del colore e danni irreversibili alla superficie e ai dettagli incisi.
La presenza di appicagnoli su monete di tutte le epoche storiche testimonia una varietà di usi e significati attribuiti al denaro che andavano oltre la mera funzione di mezzo di scambio. Le monete, in particolare quelle di pregio o con raffigurazioni significative, venivano spesso trasformate in amuleti, portafortuna, simboli di status o ricordi sentimentali. Potevano essere indossate per ostentare ricchezza, per devozione religiosa (se raffiguravano santi o immagini sacre), o semplicemente come gioielli personali. Questa usanza era diffusa sia in antichità, sia nel Medioevo e nell’età moderna, fino a tempi relativamente recenti.
Per i numismatici e i periti, l’identificazione di un appiccagnolo (presente o rimosso) è un elemento critico nell’analisi e nella valutazione di un esemplare. I segni lasciati da una saldatura, anche se l’anello non è più presente, sono irreversibili e vengono sempre indicati nella descrizione della condizione della moneta. Sebbene un appiccagnolo possa raccontare una storia interessante sulla vita “extra-monetaria” di un pezzo, per la conservazione e la valorizzazione della moneta come reperto storico-economico, la sua assenza è sempre preferibile.

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