L’Anselmino è una moneta in mistura (lega di argento e rame) coniata a Mantova dai duchi Gonzaga, in particolare da Vincenzo I Gonzaga (1587-1612) e, successivamente, da Ferdinando Gonzaga (1612-1626). Il suo nome deriva dalla raffigurazione di Sant’Anselmo, vescovo di Lucca e patrono di Mantova, che appare come figura principale.
Questa moneta aveva un valore nominale di 20 soldi, equivalente a una Lira o un Doppio Giulio. La sua coniazione rifletteva la necessità di emettere valuta per le transazioni quotidiane e di medio valore in un’epoca in cui i sistemi monetari erano complessi e variegati. La scelta della mistura permetteva di contenere i costi di produzione rispetto alle monete in argento puro, pur mantenendo una certa parvenza di valore.
Caratteristiche tecniche e variazioni: Secondo il numismatico Edoardo Martinori, la bontà dell’argento nell’Anselmino di Vincenzo I era pari a 7 once e 7 denari, con un peso di 4 denari e 18 grani. Queste specifiche tecniche erano fondamentali per determinarne il valore intrinseco e la sua accettazione nel circuito commerciale.
L’Anselmino fu anche oggetto di imitazioni. Nella contea di Guastalla, sotto il dominio di Ferrante II Gonzaga, furono coniati Anselmini con la figura di San Pietro anziché Sant’Anselmo. Queste imitazioni mantenevano lo stesso contenuto di argento (intrinseco) degli Anselmini mantovani originali, ma avevano un peso leggermente inferiore (4 denari). Un saggio condotto a Bologna nel 1610 su questi Anselmini di Guastalla ne indicò una bontà di 7 once e 5 denari e un peso di 13 carati, attribuendo loro un valore di 22 Soldi di Guastalla. Questo dettaglio evidenzia le pratiche di coniazione e le sfide di uniformità monetaria tra i diversi stati dell’Italia rinascimentale e barocca.
La presenza dell’Anselmino nella monetazione dei Gonzaga sottolinea il legame tra l’autorità ducale, la simbologia religiosa e le esigenze economiche del territorio. Lo studio di queste monete in mistura offre preziose informazioni sulle politiche monetarie dei ducati italiani e sulle dinamiche della circolazione del denaro nel XVII secolo.

Ducato di Mantova – Vincenzo I Gonzaga (1587-1612) – zecca di Mantova
Lira o Anselmino – Mi – Ø – 5,70 g.
(Lübke & Wiedemann, Leonberg – Auction 157 – 9 gen 2013 – lot. 799)
Dritto
Legenda: VIN • D • G • DVX • MAN • IIII • E • MON • F • II
Nel campo lo stemma dei Gonzaga
Rovescio
Legenda: ∶ SANCTVS • ∶ ✤ ∶ ANSELMVS ∶ EP ∶
Nel campo Sant’Anselmo stante, benedicente, di fronte con il pastorale nella mano sinistra
Bibliografia
- MIR 550

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