Aeternitas, personificazione latina dell’Eternità, è una figura allegorica di spicco frequentemente rappresentata sul rovescio delle monete romane. Simboleggiava la continuità, la stabilità ininterrotta e la perpetuità del potere imperiale e dello stato romano, un concetto fondamentale per la propaganda dell’epoca. Come molte altre personificazioni astratte romane, la sua origine affonda le radici nella tradizione allegorica della civiltà greca.
La presenza di Aeternitas sulle emissioni monetarie non era casuale, ma mirava a veicolare un messaggio politico e ideologico potente. Era intesa a suggerire che il regno dell’imperatore, o l’Impero stesso, fosse destinato a durare in eterno, immune dal tempo e dai cambiamenti. Questo concetto era particolarmente significativo in un contesto in cui la successione imperiale poteva essere instabile e le minacce esterne costanti. L’immagine di Aeternitas serviva a rassicurare la popolazione e a legittimare la dinastia regnante, proiettando un’aura di invincibilità e immutabilità.
Sulle monete, Aeternitas è tipicamente raffigurata con attributi che ne richiamano il significato di perpetuità. Spesso tiene in mano un fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, simbolo per eccellenza di cicli eterni e rinascita. Altri attributi comuni includono un globo, a rappresentare l’universalità e la totalità dell’Impero, o una stella, come riferimento all’immortalità o al destino celeste del sovrano. Talvolta può apparire anche con uno scettro, a indicare il potere eterno, o un serpente che si morde la coda (uroboro), antico simbolo di eternità e ciclicità. La sua postura è spesso calma e maestosa, a riflettere la sua natura imperturbabile.
Nonostante non fosse una divinità olimpica principale, Aeternitas, come altre personificazioni, riceveva un culto ufficiale. Le erano dedicati altari e, in alcune città dell’Impero, persino piccoli templi o santuari, a testimonianza del riconoscimento della sua importanza nel pantheon civico-religioso. La sua raffigurazione sulle monete, che raggiungevano ogni angolo dell’Impero, amplificava il messaggio di un’autorità destinata a non avere fine, contribuendo a plasmare la percezione pubblica della durata e della solidità dello Stato romano. La sua iconografia è quindi un elemento chiave per comprendere le ambizioni e le strategie comunicative degli imperatori romani.
Vista da vicino

Au – Ø 21 mm – 7,29 g
(Tauler & Fau Subastas – Auction 50 – 5 feb 2020 – lot. 234)
Dritto
Legenda: DIVA FAVSTINA.
Nel campo il busto di Faustina rivolto a destra.
Rovescio
Legenda: AETERNITAS
Nel campo l’eternità stante a sinistra con globo e timone.
Bibliografia
- RIC A. Pius-348
- Cal 2008-1747
- Ch-5

Modoetia Numismaticae © 2014-2025