7 Luglio 2025

Aeqvitas (personificazione)

aequitas copertina
aequitas copertina

Aequitas, dal latino “equità” o “uguaglianza”, è una delle numerose personificazioni allegoriche che compaiono con notevole frequenza sul rovescio delle monete romane. Questa figura divina minore, pur non essendo una delle principali divinità olimpiche, incarnava un concetto di primaria importanza per la stabilità e la giustizia dell’Impero Romano: l’equità, la giustizia e la correttezza nelle transazioni e nelle relazioni sociali.

La sua rappresentazione numismatica riflette la profonda influenza della civiltà greca, che aveva già sviluppato l’abitudine di personificare concetti astratti. A Roma, queste personificazioni divennero strumenti fondamentali nella propaganda imperiale, veicolando messaggi specifici riguardo alla moralità e all’amministrazione del sovrano. Aequitas, in particolare, simboleggiava l’impegno dell’imperatore a garantire giustizia e imparzialità nella gestione dello stato e dell’economia, un messaggio rassicurante per la popolazione.

Sulle monete, Aequitas è tipicamente raffigurata con attributi che ne sottolineano il significato. Spesso regge una bilancia, simbolo universale di equilibrio e giustizia, e un cornucopia (corno dell’abbondanza) o una pertica (bastone). La bilancia sottolinea la sua funzione di pesare in modo imparziale, garantendo che le transazioni economiche fossero giuste e che la giustizia fosse applicata equamente. La cornucopia, se presente, può indicare che l’equità porta alla prosperità, mentre la pertica, simbolo di stabilità, rafforza l’idea di un governo saldo e giusto. La sua immagine serviva a comunicare la dedizione dell’imperatore a un’amministrazione equa e alla protezione dei diritti dei cittadini.

Il culto di queste personificazioni era diffuso in tutto l’Impero. Sebbene Aequitas non avesse templi imponenti come le divinità maggiori, era onorata attraverso altari e cerimonie, specialmente in contesti legati all’amministrazione della giustizia e alle attività commerciali. La sua raffigurazione sulle monete, destinate a circolare capillarmente, non solo commemorava la virtù dell’imperatore ma diffondeva anche il valore dell’equità come pilastro della società romana. La persistenza di Aequitas nelle emissioni monetarie romane testimonia il suo ruolo iconografico come simbolo duraturo di giustizia e buon governo.

Da Settimio Severo sotto la figura di Aequitas appare la leggenda aeqvitati pvblicae e spesso la personificazione s’identifica con Moneta.

Imperatore Pertinace (1 gennaio-28 marzo 193)
Aureo – Au – Ø 21 mm – 7.14 g
(Numismatica Ars Classica Auction 84 – 20 mag. 2015 – lot. 1048)

Dritto

Legenda: IMP CAES P HELV – PERTIN AVG
Nel campo la testa laureata rivolta a destra di Pertinace

Rovescio

Legenda: AEQVIT AVG TR P COS II
Nel campo l’equità stante rivolta a sinistra, con la mano destra regge una bilancia mentre con il braccio sinistro sostiene una cornucopia.

Bibliografia

  • BMC 14
  • RIC 1a
  • Woodward NC 1957, pl. X, 1
  • Calicó 2379b
Regno d’Italia – Vittorio Emanuele III – 50 centesimi 1919 (prova di stampa)
Ni 950 ‰ – Ø 23,8 mm – 6 g
(Bolaffi – Auction 33 – 29 nov 2018 – lot. 178)

Dritto

Semibusto del re in uniforme volto a sinistra. Intorno lungo il bordo a sinistra VITT•EM•III•RE a destra •D’ITALIA; sotto il busto il nome dell’autore “G•ROMAGNOLI”.

Rovescio

Figura allegorica dell’equità che regge una fiaccola su un carro trainato da 4 leoni, in alto orizzontalmente AEQVITAS. Sul carro le iniziali dell’autore “G•R•M”. In esergo indicazione del valore “C•50”. Sotto la base dei leoni a sinistra indicazione del millesimo, a destra R.

Bibliografia

  • Gig. P49
  • Mont. 234
  • Pag. Prove 278
  • Luppino PP209bis
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