Il gettone Loubet 1904
Visita di Stato del Presidente della Repubblica Francese Émile Loubet in Italia si svolse dal 24 al 28 Aprile 1904.
La visita ebbe una risonanza notevole per gli accordi politici che Francia e Italia avevano siglato e che permisero di dividere le aree di influenza del Nord Africa consentendo così all’Italia di avere mano libera in Libia.
La diffusione dell’informazione fu affidata ai mezzi esistenti all’epoca quali la stampa, i manifesti, le locandine, le cartoline e i gettoni.
Per limitarci al merchandising metallico realizzato per la visita di Loubet in Italia vorremmo portare all’attenzione tutta le produzione apparsa a conseguenza delle visite con il fine di individuare correttamente la funzione di ciascun pezzo coniato.
Antonio Donzelli
Il noto incisore Antonio Donzelli fu l’autore dell’intera produzione.
Titolare di una ditta milanese di produzione di medaglie ed affini realizzò quattro tipi di prodotti, due propagandistiche e due celebrative.
Di lui, il Comandini ricorda tra l’altro la medaglia eseguita per la visita di Re Umberto I a Lucca nel 1889 e quella per l’inaugurazione del monumento a Garibaldi, nella città di Vercelli, l’anno successivo. Con lui ebbe inizio l’attività della Ditta Donzelli, che risulta abbia svolto una diffusa e cospicua produzione. Più tardi, nel corso del XX secolo, l’azienda assunse la denominazione di “Alberti e C.”.
Gettone Loubet: 1° Tipo
Il 1° Tipo era rappresentato da un gettone realizzato in tre versioni; la faccia al dritto era molto simile al centesimo in corso di Vittorio Emanuele III con la differenza della sigla dell’incisore A.D. al posto della S. di Speranza, il rovescio presentava il ritratto del Presidente francese con la legenda M. EMILE LOUBET PRES. REPUB. FRANCE. All’esergo la sigla A.D.
Le tre versioni consistevano nella differente utilizzazione dei metalli o del trattamento superficiale ad imitazione della produzione canonica delle monete rame, argento ed oro.
E se dovevano essere gettate alla folla? Il popolo acclamante e festante aspettavano il passaggio del Re e del suo ospite, come avveniva ai tempi dei trionfi dei generali romani ed in seguito in epoche barocche per le incoronazioni dei Re. Non possiamo esserne certi perché non si ha la documentazione necessaria per comprovarla, ma nessuno ci vieta di immaginare questa loro funzione ad impatto “mediatico”.
Gettone Loubet: 2° tipo ‘portafortuna’
Il 2° Tipo celebrativo era sempre il gettone descritto ma entro una cornice circolare d’alluminio, che riprendeva una produzione tanto in voga negli Stati Uniti d’America negli “encased coin” oggetti portafortuna o pubblicitari.
Legenda su due righe circolari in francese, per onorare l’illustre ospite e la nazione amica: SOUVENIR D’ITALIE – AVRIL1904 e A’ L’AVENIR DES DEUX SOEURS DE GLOIRE. E’ presente un ferro di cavallo alle cui punte sono sistemati i due stemmi araldici d’Italia e Francia.
Nel campo una figura di donna in stile liberty nell’atto di deporre un porcellino su una cornucopia piena e contornata dei simboli della fortuna; nella parte inferiore su due righe la scritta JE SUIS TA MASCOTTE.
Tutto il resto della produzione deve essere considerata come prodotto pubblicitario o scaramantico; in generale questa produzione porta il centesimo con millesimo 1904.
Gettone: 3° tipo ‘pubblicitari’
Il 3° Tipo “pubblicitario” che alcune ditte pensarono di farsi, utilizzando l’arte di Donzelli, ma non solo. Ecco che le ditte come Jesurum, Pola & Todascan e forse altre che al momento non conosciamo, crearono un opportuno gettone pubblicitario utilizzando il vero centesimo di corso, contornato dalla solita corona circolare, in rame o alluminio con la propria pubblicità.
La ditta veneziana Jesurum, commerciate di stoffe e merceria, la cui corona in rame reca su una faccia la pubblicità e sull’altra la scritta beneaugurante PORTE BOHEUR e SOUVENIR. Non reca l’indicazione dell’incisore, quindi fa pensare non sia stata creata dalla ditta Donzelli, ma da un’altra italiana od estera
La ditta Pola & Todescan fa coniare, invece da Donzelli questo gettone con un centesimo a corso legale e la parte in alluminio in cui una faccia è presente la propria pubblicità e nell’altra la scritta porta fortuna in francese. In questo gettone vengono indicati i propri negozi, Roma e Firenze; in altri pezzi conosciuti troviamo anche le sedi di Genova e Verona, e la scritta scaramantica è in italiano.
Gettone: 4° tipo ‘portafortuna’ con appiccagnolo
Infine il 4° tipo che sono stessi tipi di gettoni ma con la presenza di un appiccagnolo per renderlo portatile a ciondolo, e che indica nelle due facce le sole scritte portafortuna.
Conclusione
Riferendoci ai soli due gettoni celebrativi ufficiali possiamo facilmente osservare, che il cosiddetto “centesimo Loubet”, non presenta nessuna ufficialità, non è stato oggetto di nessun decreto con relativa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, non ha le dimensioni ed il peso della moneta ufficiale. Quindi può essere benissimo considerato come medaglia e non come moneta.
Loris Alessandro Gentili, Monza 21 maggio 2014
Bibliografia
- Stephen P. Alperte – Lawernce E. Elman – Token and medals, a guide to the identification and values of United tates exonumia. Los Angeles – 1992.
- Vittorio Lorioli – Medaglisti e incisori italiani dal XV al XIX secolo. Bergamo – 1993.
- Eupremio Montenegro – Monete di Casa Savoia Regno d’Italia 1800-1946. Torino – 1995.
- Cronaca Numismatica – Rivista Numismatica. Olimpia 1989-2011.