11 Luglio 2025
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Il Crocione è il nome dato a una tipologia di moneta d’argento di grande modulo, spesso con le dimensioni di uno scudo, caratterizzata dalla raffigurazione di una grande croce sul rovescio. Questa moneta era un’emissione di notevole importanza economica, coniata in particolare nel Ducato di Milano e Mantova nel periodo di dominio asburgico.

Le sue caratteristiche principali erano:

  • Metallo: Argento con un titolo di 872 millesimi (87,2% di argento puro).
  • Peso: Circa 29,52 grammi.
  • Valore: Equivaleva a 7,50 Lire milanesi. Va notato che la Lira milanese dell’epoca aveva un valore di circa 0,765 Lire del sistema monetario pre-unitario italiano, il che colloca il Crocione come una moneta di alto valore.

Il Crocione fu coniato annualmente da diversi imperatori della Casa d’Asburgo-Lorena, a testimonianza della continuità monetaria in questi territori:

  • Giuseppe II: Dal 1786 al 1790.
  • Leopoldo II: Nel 1791 e 1792.
  • Francesco II: Dal 1792 al 1796, e poi nel 1799 e nel 1800, coprendo un periodo che include gli anni turbolenti delle guerre napoleoniche.

La presenza di una grande croce sul rovescio non era solo un elemento decorativo, ma rifletteva anche la simbologia religiosa e il legame con la cristianità tipici delle monete europee dell’epoca. Il Crocione è un pezzo importante per lo studio della monetazione lombarda e mantovana di fine XVIII secolo, offrendo uno spaccato delle politiche monetarie asburgiche in Italia.

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