La bipenne (dal latino bipennis, composta da bi- “due” e penna “ala”, inteso come “lama”) in iconografia, e di conseguenza nella numismatica, si riferisce a un’ascia a doppia lama. Questo strumento o arma, di grande significato simbolico, è presente in diverse culture antiche.
Dal punto di vista iconografico, la bipenne è molto più di una semplice arma:
- Simbolo di potere e autorità: In molte civiltà antiche, l’ascia bipenne era associata a divinità (come Zeus/Giove in alcuni contesti, o divinità della tempesta) o a figure di grande autorità e forza. La sua doppia lama suggerisce una capacità distruttiva o un potere esteso in due direzioni.
- Contesto cultuale e rituale: Nell’antica Creta minoica, la bipenne (nota come labrys) era un simbolo sacro, strettamente legato a culti religiosi e cerimonie. Spesso raffigurata in contesti sacrificali, simboleggiava forse l’autorità divina o la separazione tra il sacro e il profano.
- Attributo divino o eroico: Nelle raffigurazioni su monete, statue o rilievi, la bipenne può essere l’attributo di una divinità o di un eroe, indicando la loro forza, il loro ruolo di giudici o la loro capacità di imporre la giustizia o il volere divino.
Nella numismatica, la bipenne può apparire su monete di diverse epoche e culture, specialmente in quelle che avevano legami con il mondo egeo o con tradizioni guerriere. La sua presenza è un elemento cruciale per gli studiosi che cercano di interpretare i messaggi simbolici veicolati dalle monete, offrendo indizi sulle credenze religiose, sulle strutture di potere e sulle narrative culturali delle civiltà che le hanno coniate.

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