21 Novembre 2024
MN travaini passione

Il re e le monete

Storia di una passione: Vittorio Emanuele III e le monete dell’autrice Travaini Lucia edita a Salerno da Pietro Laveglia. “La biografia numismatica di Vittorio Emanuele III è un po’ la storia intima del re, una storia nella storia: la sua vita privata, dall’infanzia alle soglie della morte, fu quasi scandita dalle monete”.

Questa è la storia di una PASSIONE scritta con PASSIONE che nel leggerla vi trasmetterà PASSIONE…

Vittorio Emanuele con la madre la Regina Margherita di Savoia Modoetia Numismaticae
Vittorio Emanuele con la madre la Regina Margherita di Savoia

Un viaggio nella numismatica

“Sfogliare queste pagine m’ha portato al fianco di Sua Maestà. Leggere della corrispondenza intercorsa tra Vittorio Emanuele e il Generale Osio, mi faceva sentire i profumi speziati dei bazar d’oltremare”.

Un giovane Vittorio Emanuele a Firenze
Generale Egidio Osio precettore del Principe Vittorio Emanuele.

“Provavo le medesime emozioni come se acquistassi anch’io quelle monete tanto ricercate.”

Le parole scorreranno fluide e la narrazione vi accompagnerà attraverso la vita del Sovrano, da quel semplice soldino, dono di Bessie sino alla realizzazione del Corpus.

Stato Pontificio - Soldo di Pio IX del 1866. Modoetia Numismaticae.
Stato Pontificio – Soldo di Pio IX del 1866.

Una crescita parallela al Principe, quella della sua collezione, che al 18 luglio 1943 raggiunse i 106.788 esemplari.

Sorriderete nel leggere di quanti commercianti cercarono di “fregarlo”, rifilandogli “PATACCHE” e vi rattristerete nel vedere con che “odio” fu in seguito trattato un simile tesoro.

Appunti del progetto del Corpus con la numerazione dei futuri volumi. Modoetia Numismaticae
Appunti del progetto del Corpus con la numerazione dei futuri volumi.
Appunto non numismatico, accanto al nome di Pio IX una mano nera con indice e mignolo alzati. Modoetia Numismaticae
Appunto non numismatico, accanto al nome di Pio IX una mano nera con indice e mignolo alzati.

Vivrete in quell’epoca, in cui non esistevano i cataloghi e le pubblicazioni erano misere; i collezionisti erano pochissimi e quasi si conoscevano tutti, ma non sempre si aiutavano tra loro, al contrario del Principe che condivideva le sue conoscenze con chi come lui era mosso dalla stessa passione.

Scoprirete i “trucco” da vero collezionista che permise al Principe di acquistare monete pagandole al peso del metallo contenuto.

Alcuni volumi del Corpus Nummorum Italicorum.
Alcuni volumi del Corpus Nummorum Italicorum.

Il Corpus Nummorum Italicorum

Si fece promotore di un opera numismatica colossale, mai realizzata prima, che diede il via alla catalogazione delle monete coniate nelle 350 zecche in Italia e da italiani all’estero nel “CORPUS NUMMORUM ITALICORUM”.

L’opera uscì anonima su espresso desiderio del Sovrano, perche’ come era scritto nel titolo apparteneva agli italiani.

Il 1909 fu l’anno della pubblicazione del primo volume, il frutto di un opera corale tra i musei mondiali, che possedevano collezioni di monete italiane e i collezionisti privati.

Fu un successo!

Da ogni parte del mondo arrivavano elogi, anche le cronache di allora seguirono gli avvenimenti. La stesura dell’opera attraversò due guerre, ma appunto la seconda non gli permise il suo completamento, rimanendo tuttora incompiuta.

In molti volevano i preziosi volumi, stampati in numerazione limitata, ma pochi poterono veramente possederne delle copie.

I volumi furono dati ai musei ed ai collezionisti, dopo un’accurato accertamento dei prefetti a verificare se il destinatario fosse realmente un buon numismatico e che realmente intendesse divulgare i contenuti dell’opera.

Il cui ricavato dell’opera fu donato in beneficenza.

La Famiglia Reale (1915)

Questa e’ la storia della Numismatica

Al di fuori di ogni giudizio politico, capirete i sentimenti di un re, che prima di tutto fu un marito e un padre affettuoso. Un uomo certamente con suoi difetti, ma soprattutto con molti altri pregi.

Targhetta di una moneta Zecca di Ferrara. Modoetia Numismaticae
Targhetta di una moneta Zecca di Ferrara.

Doppia da otto del 1796,
mg 57,070
Dear Possie,
Xmas 1905.

Dal curioso modo di catalogare in inglese perché la trovava più semplice dell’italiano, alla strabiliante conoscenza “memorica” delle monete viste nei musei visitati e nei documenti studiati.

Sebbene fosse il Re, non sperperava la sua ricchezza, era coscienzioso quasi “tirchio” se per lui una moneta era venduta di più del suo reale valore non la acquistava, spese certamente cifre folli per l’epoca ma preservò rarissimi esemplari numismatici.

Grazie a Lui e alla sua passione queste preziose monete sono giunte fino noi.

Conclusione

La collezione di Vittorio Emanuele III la si può  visitare a Roma nel medagliere del ” Museo Nazionale Romano

Palazzo Massimo Roma Modoetia Numismaticae
Museo Nazionale Romano nel Palazzo Massimo a Roma.

Se lo trovate, acquistatelo ma soprattutto LEGGETELO!

Scoprirete che provate le stesse emozioni di ogni altro collezionista, che “ama” le proprie monete, non tanto per il loro valore economico, ma perché sono state scelte tra tante…

Quindi fate la vostra scelta… e diventerà la vostra PASSIONE.

Loris Alessandro Gentili, Monza, 17 luglio 2014

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