Securitas (personificazione)

Securitas (Sicurezza, Fiducia) è una personificazione divina che si trova frequentemente sulle monete romane. Come molte altre personificazioni allegoriche, la sua figura e il suo significato sono un’eredità della civiltà greca. Pur non essendo una divinità olimpica principale, a Securitas erano dedicati templi e altari a Roma e in molte città dell’Impero, a testimonianza della sua grande importanza nella vita pubblica e privata.

La figura di Securitas era molto popolare, specialmente durante il periodo imperiale, e la sua presenza sulle monete non era un semplice ornamento, ma un potente messaggio di propaganda. La Dea Securitas era la protettrice della sicurezza dello Stato, della stabilità e della fiducia. Spesso era associata all’imperatore, il quale si presentava come il garante di queste virtù.

La sua raffigurazione sulle monete era solitamente accompagnata da simboli che ne richiamavano la funzione:

• Un trono: Spesso, Securitas era raffigurata seduta su un trono, a simboleggiare la stabilità e la sicurezza dell’Impero.
• Una lancia: La lancia era il simbolo del potere militare e della capacità dell’imperatore di proteggere l’Impero dai suoi nemici.
• Un ramo d’ulivo: Il ramo d’ulivo era il simbolo della pace e della prosperità che l’imperatore garantiva al suo popolo.

La presenza di Securitas sulle monete romane non era casuale, ma era un’espressione delle preoccupazioni e delle speranze del popolo romano. In un’epoca di guerre civili, di minacce esterne e di instabilità politica, la sicurezza e la stabilità erano una priorità assoluta. L’imperatore, raffigurato a fianco di Securitas o nell’atto di sacrificarle, si presentava come il salvatore della nazione, colui che garantiva la pace e la prosperità del suo popolo.

In sintesi, Securitas e le altre personificazioni allegoriche sono un esempio affascinante di come la numismatica possa essere un testimone della cultura e della religione romana. La loro analisi fornisce preziosi indizi sulle speranze, le paure e le ideologie di un’epoca, rivelando un aspetto cruciale della vita quotidiana e della propaganda imperiale.

Vista da vicino

IMPERO ROMANO – Adriano (117-138), Aureo (134/138), zecca di Roma – AV, ø 18 mm, 7,28 g 6 h

D/ HADRIANVS AVG COS III P P, busto a capo scoperto e drappeggiato a destra.

R/ SECVRITAS AVG, Securitas seduta a destra, nuda fino alla vita, su trono con cornucopie come braccia, con la testa appoggiata sulla mano.

Bibliografia

• RIC 272
• Calicó 1374
• Strack 270
• BMCRE 731, pl. 61, 8
• Biaggi 656.

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