Le parti di una moneta contemporanea

Il Dritto: D/

Parti di una moneta moderna e contemporanea, dritto Modoetia Numismaticae
Parti di una moneta moderna e contemporanea, dritto

Il Rovescio: R/

Parti di una moneta moderna e contemporanea, rovescio Modoetia Numismaticae
Parti di una moneta moderna e contemporanea, rovescio

Parti di una moneta

Una moneta è formata da varie parti delle quali i collezionisti devono conoscere il nome: infatti, osservando lo stato di usura di queste, viene valutata e descritta la CONSERVAZIONE della moneta, ossia lo “stato di salute” in cui si trova un esemplare, che ne influenza il valore intrinseco e di cui si parlerà più avanti.

La moneta innanzi tutto è coniata su un tondello, che possiede due facce e un contorno.

Tondello

Il tondello è il dischetto metallico su cui la moneta viene coniata.

Le facce: il dritto e il rovescio

Per distinguere le facce della moneta, i collezionisti utilizzano per convenzione la terminologia di DRITTO e ROVESCIO.

Il dritto è, in tutta la storia della numismatica, il lato su cui è impresso il viso del sovrano o il simbolo dell’autorità che emette la moneta.

Il rovescio contiene in genere l’indicazione del valore nominale della moneta e una raffigurazione di ogni tipo: se la moneta è commemorativa, l’immagine del rovescio rispecchia l’avvenimento celebrato.

Contorno

Il contorno o taglio della moneta ne divide le due facce e ne forma lo spessore.  Nella numismatica antica, poiché le monete venivano coniate con la tecnica al martello* il contorno spesso è irregolare o inesistente; dopo l’invenzione della coniazione meccanica o per fusione* ,  il contorno viene spesso zigrinato o arricchito con iscrizioni e decorazioni.

Queste sono le parti fondamentali che compongono una moneta. Sulle facce appaiono altri elementi con un nome specifico, la cui tipologia però varia nel corso della storia numismatica.

Campo

Il campo è la parte liscia della faccia, ossia quella non occupata da iscrizioni o immagini.

Bordo

Il bordo è una striscia in rilievo posta all’orlo delle facce. E’ presente di solito nelle monete coniate meccanicamente.

Legenda

Con legenda si indicano, nelle monete antiche, le iscrizioni, sia al dritto sia al rovescio.

Esergo

L’esergo, altra caratteristica tipica delle monete antiche ma presente anche in quelle moderne e contemporanee, è una parte semicircolare posta nella parte inferiore della faccia (solitamente nel rovescio) e delimitata da un segmento orizzontale. Spesso nell’esergo sono presenti iscrizioni come l’indicazione del valore nominale.

Segno di Zecca e Indicazione del valore nominale

Il segno di zecca, presente fin dalla numismatica antica, indica in quale stabilimento la moneta sia stata coniata. Spesso è un simbolo o un monogramma.

L’indicazione del valore nominale è presente solo dalla numismatica moderna in poi; in età greca e romana, infatti, il valore estrinseco delle monete veniva calcolato in base al peso, mentre nel Medioevo in base al peso e alla bontà del metallo.

Modoetia Numismaticae articolo fondo