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Modoetia Numismaticae

S,s


Saggio (assay)  Test per accertare il peso e la purezza di una moneta.


Saluto: Moneta coniata sia in oro che in argento. Prese il nome dalla rappresentazione del rovescio. Nome dato ai carlini d'argento da Carlo I d'Angiò detto così dalle parole della salutazione angelica incise davanti all'immagine della SS. Annunziata. AVE MARIA GRATIA PLENA.


Salvs : "Salute, Benessere". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.


Sampietrino : Moneta in rame coniata da Pio VI con valore di 2 baiocchi e mezzo, avente il ritratto di San Pietro (da cui il nome).


Santacroce : Moneta in argento coniata a Lucca e così chiamata per via della scena della crocifissione raffigurata.

 

Saturno "Dio del tempio, fratello di Giove". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta.


Scala di mionnet: Così detta dal nome di colui che ne introdusse l'uso, E.T.Mionnet. E' costituita da una serie graduata di cerchi ed era adoperata per le per la misurazione del modulo delle monete, oggi più comunemente espresso in millimetri


Scifata: Vedi "Scodellata" (cfr.). Nell’Italia dell’undicesimo secolo questo termine non si riferiva alla forma a scodella delle monete ma ai loro contorni rilevati.


Scifate Monete bizantine concave dell’XI-XIV secolo .


Scodellata Moneta concavo-convessa (tipiche quelle bizantine dell’undicesimo-quattordicesimo secolo) ottenuta con procedimento di battitura particolare tale da darle la caratteristica forma a "scodella", detta anche, impropriamente scifata (cfr.).


Scudo Moneta d'oro e d'argento così detta perché le prime portavano su una delle facce lo scudo araldico del principe o dello Stato che le emetteva. Fu introdotta (1338) in Francia da Filippo VI e si diffuse in Italia nel secolo XVI. Venne battuto in moltissime zecche con nomi e valori diversi e numerosi multipli e frazioni. Il nome rimase per indicare grosse monete d'oro e d'argento e fino alla seconda guerra mondiale si chiamò Scudo la moneta d'argento da 5 lire di corso legale nel Regno d'Italia. Il primo Savoia ad emettere un scudo d'oro fu il duca Lodovico e dopo di lui le coniazioni si susseguirono fino a Carlo Emanuele IV sia in oro che in argento e con valori diversi, dal mezzo Scudo d'argento ai quaranta Scudi d'oro. Nome generico dato alle monete in argento di grande modulo (Piastre, Ducatoni, Talleri, ecc).

 

Scudo d'oro Moneta di origine Francese, nata agli inizi del '300, così chiamata per la presenza dello stemma (o scudo) posto al diritto. Aveva un peso di poco superiore a tre grammi di oro quasi puro. Venne molto usata anche in Italia.

 

Scultore Artista che ha creato il disegno della moneta.

 

Secchie Grossi dei Visconti di Milano, così detti per le secchie che vi erano raffigurate.

 

Secèspita  Coltello per sacrificio.


Secusino I Denari secusini sono quelli coniati nella zecca di Susa dai Conti di Savoia Pietro I (1060-1078), Umberto II (1080-1103), Amedeo III (1103-1148), Umberto III (1148-1188) e Tommaso I (1188-1232). Devono il loro nome agli abitanti di Susa, detti segusini o secusini.


Secvritas "Sicurezza, Fiducia". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.

 

Sede vacante Locuzione riferita a monete emesse durante un interregno papale.


Sedia curale (sella curulis)   Sedia degli alti magistrati, distintivo degli edili, dei consoli, ecc.


Segno di zecca Vedi "Marchio di zecca" (cfr.).


Semisse Del valore di mezzo asse, era una moneta repubblicana in bronzo col segno di valore S. Venne coniata anche in epoca tardo/imperiale e bizantina, ma in oro (metà solido, circa 1,5 g.).


Senatus populusque neapolitanus Leggenda incisa nelle monete d'argento da 15 grana attorno alle parole Enricus de Lorena dux reipublicae Neapolitanae. Nel rovescio, il busto di San Gennaro e nel giro  S. Juanari rege et protege nos, 1648. L'allusione è chiara, era il periodo della rivoluzione detta di Masaniello.


Serie Insieme di monete coniate con uno specifico disegno e valore


Serie annuale Insieme di monete emesse in una specifica annata, contenente un esemplare di ogni denominazione di quell'anno.


Serrati Vedi "Dentellata" (cfr.).

 

Sesino Moneta del valore di 6 Denari o mezzo Soldo, battuta largamente nelle zecche dell'Italia settentrionale dal secolo XV al secolo XVI. Più tardi il valore salì a otto Denari, ma le eccessive emissioni e il graduale peggioramento della lega che la componeva ne causarono l'abolizione.


Sestante : Sesta parte dell'asse (da cui il nome), recava il valore di due globetti (due once).


Sesterzio: Moneta molto diffusa nell'età romano imperiale, era il massimo valore in bronzo, valeva quattro assi.


Sigla: E' un segno abbreviativo, consistente generalmente in due lettere prese al principio e nel mezzo di una parola. È specialmente impiegata a indicare le zecche sulle monete del basso Impero, come RV per Ravenna, MI per Milano (Mediolanum).


Signa: Medaglioni con l'effigie imperiale, che si appendevano alle insegne militari.


Signifero: Milite porta insegna.


Siliqua: Tipo monetale diffuso nel tardo impero e durante l'età bizantina, nacque con lo scopo di sostituire il denario. Coniata in argento con un peso di circa 2,5 grammi, equivaleva alla 24" parte del solido d'oro.


Simpulo o simpuvio: Specie dì piccolo vaso munito di manico per i sacrifici.


Sinistra Spazio compreso fra il centro della moneta e la parte della medesima che viene a trovarsi sulla sinistra di chi la osserva. Generalmente viene indicata s, sn o sx.


Sirena: Doppio Ducato d'oro coniato a Napoli sotto Ferdinando I d'Aragona (1379-1416). Il nome deriva da una deformazione popolare della leggenda SERENITATE...che figurava sul verso della moneta.


Sistema monetario: Si intende l'insieme delle norme che regolano l'emissione e la circolazione delle monete in un dato ambito territoriale in un dato momento. Con la stessa espressione si intende l'insieme delle monete legalmente circolanti.


Sistro: Specie dì timpano o sonagliera, propria dell'Egitto e dei sacerdoti addetti al culto d'Isìde.


Soldo: Antica moneta europea, del valore di 1/20 della Lira carolingia, divenuta effettiva verso la fine del secolo XII quando, alzatosi il corso dell'argento, si dovette creare un Denaro grosso. Fu molto diffusa e nel tempo subì variazioni di peso e di valore nonché di composizione (Soldino di peso minimo, Soldone in rame e in misure grandi). Si chiamò Soldo anche il 5 Centesimi del Regno d'Italia coniato fino al 1918. I Soldi fanno la loro comparsa come moneta corrente anche sotto i Savoia, da Emanuele Filiberto a Vittorio Emanuele I con le equivalenze tradizionali Lira = 20 Soldi = 240 Denari.

 

Solido: Dopo il 306 d.c. l'aureo romano prese il nome di solido d'oro ( o soldo d'oro).


Somalo: Unità monetaria somala introdotta dal Governi italiano durante l'amministrazione fiduciaria della ex colonia affidatagli dalle nazioni Unite dal 31 marzo 1950 al 1 luglio 1960.


Sovrabattitura: Si ha quando in luogo d’un tondello vergine si adopera una moneta vecchia, del cui tipo è possibile notare le tracce. L'analisi delle sovrabattiture è uno dei metodi usati per valutare la datazione reciproca delle monete.


Sovrana: Moneta d'oro inglese, emessa da Enrico VII nel 1489, del valore di 20 Scellini, con il titolo di 994,8 millesimi e di 15,55 gr La sua coniazione fu interrotta nel 1663 con Carlo II che la sostituì con la Ghinea. Dal 1816 il nome fu usato comunemente per indicare la lira Sterlina. La Sovrana era anche una moneta d'oro del Brabante emessa dal secolo XVII, poi coniata in tutto l'Impero; in Lombardia fu coniata dal 1780 al 1792 e poi con la Restaurazione si ebbe la Sovrana Nuova equivalente a 40 Lire austriache e a 34,80 Lire italiane.


Spadino: Scudo d'argento emesso nel 1630 da Carlo Emanuele I dica di Savoia recante al diritto il busto del duca e al rovescio un braccio armato di una spada, uscente da una nuvola e rivolto verso l'alto.


Spes: "Speranza". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.


Spina: Muricciolo longitudinale che nel circo determinava la lunghezza della corsa e la regolare.


Splendido (SPL): La moneta ha circolato pochissimo e tutti i rilievi sono nitidi e integri. Generalmente è così indicato  SPL.


Stadio: Arena per la corsa a piedi.


Stante: In piedi.


Statere Moneta greca coniata sia in oro che in argento. In quest'ultimo metallo fu sicuramente più diffusa. Pesi e valori variano in ragione del sistema ponderale adottato.


Stereotipazione: Il mantenimento della figurazione del tipo o della leggenda (per esempio del busto o del nome d’un sovrano) anche quando non corrispondono più alla realtà.


Stilo: Strumento di metallo o d'osso che serviva a scrivere sulle tavolette di cera.


Stola  Veste di donna.


Strigile  Striglia.


Suberata Dicesi delle monete che hanno un’anima di metallo vile ed una superficie di altro più nobile. Vedi i denari imperiali romani.


Suggesto  Luogo elevato, palco.


Sulsellium  Sedile dei magistrati plebei (contrapposto alla sedia curule).