Modoetia Numismaticae © 2022

Modoetia Numismaticae

T,t

Tabula lusoria  Tavolino da gioco.


Tagliato Scudo araldico diviso diagonalmente da una linea che dall'angolo superiore sinistro va all'angolo inferiore destro.


Taglio Vedi "Contorno" (cfr.).


Tallero: Moneta argentea diffusa in Germania dal secolo XV e successivamente coniata in quasi tutti gli Stati europei. Se ne ebbero frazioni di mezzo, quarto e ottavo. Fra i Talleri più comuni, assai diffuso quello di Maria Teresa d'Asburgo, coniato anche in Africa. Il primo Tallero Savoia si ebbe con Carlo Emanuele I (questo Tallero fu soprannominato Beato Amedeo), poi toccò ad Umberto I che dopo l'annessione dell'Eritrea all'Italia fece coniare Talleri pari a Lire 5. Vittorio Emanuele III ne iniziò nuovamente la coniazione, che fu subito sospesa in quanto la moneta non riuscì gradita agli indigeni.


Tarì: Moneta aurea di origine araba, di cui furono coniate numerose serie dai califfi fatimiti di Sicilia intorno al Mille. Imitati dai principi normanni di Amalfi e Salerno, i Tarì recavano la croce e qualche lettera latina. Durante il regno aragonese fu coniato un Tarì argenteo del valore di due Carlini. Nel 1713, con il trattato di Utrecht, Vittorio Amedeo II di Savoia ottiene la Sicilia assieme al titolo regale. In quel periodo vengono coniate monete da 1, 2, 3 e 4 Tarì d'argento. Sono le uniche monete con questo nome coniate dai Savoia, che nel 1720 cedettero la Sicilia in cambio della Sardegna.

 

Teda  Ramo resinoso, face.


Tenia (greco)  Benda o nastro che talvolta sostituisce la corona imperiale.


Tensa  Carro di gala per il trasporto solenne delle immagini degli dei ai giochi circensi.


Tercia apuliensis: Moneta d'argento fatta coniare da re Guglielmo II nel 1187, ed equivalente alla terza parte di un ducato.


Tercia ducalis: Moneta d'argento con leggenda cufica  In urbe Siciliae, e nel rovescio la designazione suddetta. Equivaleva alla terza parte di un ducato. Fu fatta coniare dal re Guglielmo II.


Tesoro o tesoretto Gruppo di monete nascoste o perdute tutte insieme. Il tesoretto si distingue dalle monete perdute separatamente ma ritrovate assieme.


Tessera E' un sostituto provvisorio della moneta, ossia un segno rappresentativo di valore. Ve ne sono di bronzo e di piombo, e di tutte le epoche.


Tessera  Tavoletta di legno per ricevere le largizioni.


Testone Moneta d'argento coniata in vari Stati (Ferrara, Venezia, Mantova, Roma, ecc.) nella prima metà del secolo XV del valore di quarto del Ducato d'oro, che più tardi ebbe il valore di tre Grossi o Paoli o Giuli e durò in circolazione fino al secolo XIX, soprattutto nello Stato Pontificio e in Toscana. I Testoni recavano la testa del principe che, rispetto alle altre monete, appariva molto più grande, questo ne ha determinato il nome.


Tetrastilo  A quattro colonne.


Tiara Copertura del capo degli Assiri e dei Papi.


Tibia  Specie di clarinetto.


Tibia bifora  Doppia tibia, ossia due tibie appaiate.


Tipo La figurazione principale di ciascuna delle facce d’una moneta. Classe o gruppo di monete che hanno la stessa figurazione.


Tiratura Numero di monete coniate di un certo tipo, di una certa data, di una certa zecca ecc.


Tirolino Nome del denaro e particolarmente del Grosso d'argento emesso dai conti del Tirolo della dinastia di Gorizia dal 1271 al 1363.


Titolo o bonta' Percentuale di metallo prezioso di cui e' composta una moneta. Espresso oggi in millesimi, in passato era espresso in carati, denari e grani per l’oro e in oncie, denari e grani per l’argento.


Toga  Vestimento principale e caratteristico dei romani.


Toga pieta o palmata  Toga ornata da ricami portata dal console per il trionfo o dal pretore ai giochi circensi.


Toga praetexta  Toga ornata di una lista di porpora, portata dai fanciulli o dai grandi personaggi.


Toga pura o virilis  La toga comune di lana bianca.


Togato  In toga.

 

Tolleranza Indica i limiti di peso e di titolo entro i quali la moneta conserva il suo potere liberatorio anche divergendo dalle caratteristiche fissate dalla legge, tenendo presente i difetti di coniazione e derivanti l'usura per l'uso comune.


Tondello o Tondino Il disco di metallo liscio adoperato per fabbricare una moneta.


Tornese Nome italianizzato di un Denaro e di un Grosso coniati a Tours rispettivamente sotto Carlo Magno e Luigi IX e aventi per tipo un castello. Il Tornese, assai diffuso in Oriente al tempo delle crociate, fu adottato dai principi cristiani d'Oriente e dagli Angioini che lo introdussero nell'Italia meridionale come moneta di rame del valore di sei Cavalli o mezzo Soldo. A Venezia fu coniato invece il Tornesello, moneta di mistura destinata al Levante .


Torque   Collana usata dai capi Galli (da cui il nome di Torquato).


Tosata È la moneta d’oro o d’argento tagliata nel giro esterno nell’intento di appropriarsi di parte del metallo prezioso.


Tosatura Sottrazione di modestissimi quantitativi di metallo pregiato dai bordi delle monete. Questa pratica, illegale, era molto diffusa.


Tranqvillitas "Traquillità, Serenità". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.


Trillina: Moneta milanese del valore di tre Denari coniata da Giovanni Maria Visconti; maggiorata di peso e peggiorata nel titolo fu coniata fino al tempo di Filippo IV. Monete di ugual nome furono coniate dai Gonzaga e dai Trivulzio.


Trilobo: Motivo ornamentale caratteristico di molte monete del Medioevo formato da tre lobi (arco trilobato) che racchiudevano il soggetto o lo stemma impresso sulla moneta.


Trilobo o arco trilobato Motivo ornamentale formato da tre lobi che racchiude lo stemma od il soggetto della moneta, caratteristico di molte monete tardo-medievali.


Trinciato Scudo araldico diviso diagonalmente da una linea che dall'angolo superiore destro va all'angolo inferiore sinistro.


Trionfo: Moneta del valore di due cavalli coniata a Napoli da Ferdinando I d'Aragona e così detta per il carro trionfale impresso sul rovescio. Fu così chiamata anche una moneta d'oro coniata in Sicilia da Carlo V.


Tripode  Altare o vaso  in bronzo per i sacrifici, sostenuto da tre gambe,


Triquètra o trinacria  Simbolo della Sicilia a tre gambe o tre punte.


Trirème  Nave a tre ordini di remi.


Triscele Tre gambe riunite, simbolo della Sicilia.


Triumviri monetales I tre magistrati responsabili della monetazione.


Tunica  Sottoveste o camicia.


Turrito  Con corona ornata di torri,