Modoetia Numismaticae
Radiato Moneta frazione del follis; presenta, come nell'antoniniano, la testa coronata dell'imperatore. Con raggi, o più frequentemente con corona radiata.
Rampante: In araldica, si dice di animale ritto sulla zampa posteriore (generalmente a sinistra) e raffigurato di profilo, con le altre tre zampe in atto di arrampicarsi. Naturale è la raffigurazione in posizione rampante del leone, del grifo o del cavallo.
Reale : Moneta d'oro coniata sotto Carlo I d'Angiò a Barletta e a Messina. Il nome usato anche per altre monete in oro o argento coniate dalla casa d'Aragona in Sicilia e Sardegna. Fra queste si ricorda la moneta del valore di 8 reali, equivalente a uno Scudo spagnolo. I Savoia ne iniziarono la coniazione, in argento e poi in mistura, sotto Vittorio Amedeo II, che emise anche il mezzo Reale, e proseguirono con Carlo Emanuele III, Vittorio Amedeo III, con i quali si ebbe anche il Reale sardo, del valore corrispondente a 5 Soldi sardi (8,4 Soldi piemontesi). Con Carlo Emanuele IV venne emesso soltanto il Reale sardo, con cui si chiude l'emissione di tale moneta da parte dei Savoia. Grosso in argento coniato per la prima volta nel 1443 nella zecca di Aquila, a nome di Alfonso I d'Aragona.
Reale d'oro Moneta che ebbe corso in Italia meridionale e Sicilia. Quello più famoso e prestigioso è sicuramente il reale di Carlo I d'Angiò (1266-
Recto Vedi "Dritto" (cfr.).
Rego in fede Parole incise sul rovescio di alcuni carlini battuti sotto Filippo II, attorno ad un'aquila coronata che regge un globo. È chiara l'allusione alla forza della religione nel regno.
Renovatio (o mutatio) monetae Sostituzione con una nuova monetazione di tutte le monete in circolazione, che venivano ritirate e rimpiazzate ad intervalli regolari.
Restituzione, moneta di Nella monetazione romana classica è una moneta riconiata, più o meno fedelmente, da un altro imperatore con l'aggiunta del proprio nome e di una nuova iscrizione.
Retrograda Si dice di una leggenda che si legge da destra a sinistra.
Ribattitura Impressione più tarda eseguita mediante i conii originali. Il termine è impropriamente usato al posto di "sovrabattitura".
Ribattitura Impressione più tarda eseguita mediante i conî originali. Il termine è impropriamente usato al posto di «sovrabattitura» (cfr.).
Riconiaggio Una moneta battuta con un conio originale ma in una data successiva all'emissione originale. Il tallero di Maria Teresa è forse l'esempio più noto.
Ricottura Riscaldamento di una moneta a temperatura inferiore a quella di fusione, seguito da lento raffreddamento, per ridurre tensioni residue interne
Rigato Vedi "Godronatura" (cfr.).
Rigatura
Un insieme di piccole righe presenti sul bordo di alcune monete.
Rilievo : Parte del disegno di una moneta che è più in alto rispetto al campo.
Rolabasso: Nome di origine tedesca, sta ad indicare una moneta con valore di due grossi. Fu coniato nelle zecche di Carmaniola, Casale, Desana, Messerano, Montanaro ed in alcune di Savoia.
Roma: "Dea dull'Urbe". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta.
Rosalina Moneta d'argento del Granducato di Toscana, emessa nel 1665, avente lo stesso peso e lo stesso valore delle monete spagnole da otto Reali.
Rosina: Moneta aurea del Granducato di Toscana, emessa nel 1718 e avente valore quadruplo della Rosalina. Ha come tipi lo stemma mediceo e la pianta di rose fiorita e la marca della zecca di Livorno.
Rostrato: Munito di rostri (colonna, corona rostrata, ecc.)
Rostro: Sprone di nave.
Rovescio: Faccia opposta al dritto.
Rovescio: È costituito dalla faccia opposta a quella ritenuta del dritto (cfr.) della moneta. Generalmente è così indicato R/ o Rov.
Rupia: Unità monetaria di vari Paesi asiatici e dell'isola di San Maurizio. Monete con tale denominazione furono emesse da Vittorio Emanuele III per la Somalia dal 1910 al 1921. Una Rupia d'argento corrispondeva a Lire 1,68. Fino ad allora la Somalia non aveva monetazione propria e gli scambi in quel paese avvenivano tramite baratto, o servendosi dell'unica moneta presente negli stati africani, il Tallero di Maria Teresa.
Ruspone : Pezzo d'oro toscano del valore di 3 zecchini o ruspi, fu coniato per la prima volta da Cosimo III de Medici in Firenze.