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Gabella Moneta d'argento coniata a Bologna, il suo valore era di 26 Quattrini. Probabilmente deve il suo nome ad una forma di imposta in vigore nel XVI secolo chiamata Gabella.

 

Gabellone Moneta d'argento coniata dalla zecca di Bologna durante i pontificati di Sisto V, Gregorio XIV e Urbano VIII. Il suo valore era di 26 Bolognini

 

Galea  Elmo

 

Galeato  Con elmo.

 

Galèra  Nave a remi e vela,

 

Gazzetta Moneta veneziana, di bassa lega, del secolo XVI. Nel 1539 fu coniata una Gazzetta da due Soldi e i suoi multipli fino a 10 Gazzette, con sul diritto la Giustizia seduta e il leone sul rovescio. Gazzette da due soldi furono coniate anche a Candia sotto i dogi Antonio Priuli, Giovanni I Corner e Francesco da Molin.

 

Genivs "Genio". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.

 

Genovina o Genovino Moneta genovese in oro nata quasi contemporaneamente al fiorino Firenze, di cui conserva le caratteristiche di peso e titolo 3.5 grammi e oro praticamente puro. Moneta d'oro del valore di 24 carati, del valore 100 Lire. Coniata dal comune di Genova nel secolo XIII. Dal secolo XV, aumentato leggermente di peso, fu chiamato Ducato.

 

Gettone Oggetto metallico simile ad una moneta, di solito d’ottone, che un tempo veniva adoperato come ausilio per i calcoli aritmetici. (Token coin) pezzo monetiforme coniato da un privato che può essere usato in cambio di beni o servizi.

 

Giano "Dio degli esordi(bifacciale)". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta.

 

Gigliato Gigliato Grosso di Napoli, emesso inizialmente da Carlo II d'Angiò nel 1300, così chiamato per via della grossa croce al rovescio, ornata di gigli e fiordalisi.


 

Ginocchiello Moneta d'argento di Grani 16 e del valore di 16-18 Piccoli. Fu coniato da Francesco Dandolo nel 1330 ed è considerato il primo Soldo veneziano. Deve il suo nome alla figura del doge inginocchiato.

 

Giorgino Tipo di moneta d'oro e di argento con il San Giorgio a cavallo. Le più note furono il Giorgino grosso d'argento coniato a Ferrara sotto Alfonso II d'Este; il Giorgino d'argento del valore di 583 millesimi, coniato a Genova dal 1668 per il commercio con il Levante; il Giorgino d'oro, di Genova, coniato dal 1718 con bontà di 24 carati. Fu detto Giorgino modanese la moneta coniata dagli Estensi a Modena, nonostante portasse al rovescio San Giminiano al posto di San Giorgio.


Giorgino Nome comune dato alle monete che raffigurano il S. Giorgio.

 

Giove "Dio del cielo e dei fulmini". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta.

 

Giro Parte della moneta immediatamente precedente il bordo entro cui, generalmente vi è trascritta la leggenda.

 

Giulio Il grosso papale o Carlino d'argento prese il nome di Giulio in quanto fu fatto coniare dal Pontefice Giulio II (1503-1513). Il nome si mantenne anche successivamente.

 

Giunone "Moglie e sorella di Giove(Moneta)". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta.

 

Giustina Moneta d'argento coniata a Venezia nel 1572, del valore di 2 Lire. Il suo nome deriva dal fatto che sul suo rovescio è raffigurata Santa Giustina. A Venezia furono coniate altre due monete con lo stesso nome  la Giustina maggiore, un Ducatone di 8 Lire emesso nel 1578 e la Giustina minore, detta anche Ducato delle galere, del valore di un Ducato veneziano (124 soldi).

 

Giustina Nome generico dato alle monete con la S. Giustina.

 

Godronatura Tecnica per la protezione del bordo del tondello ottenuta con la pressione, mentre il tondello ruota su se stesso, spinto e guidato da due cuscinetti scanalati, con segni grafici a rilievo o a incavo, che lasciano le impronte. Procedimento d'impressione di fitte linee parallele sul contorno della moneta, generalmente perpendicolari alle facce, tipico della seghettatuta. Introdotto con la monetazione contemporanea, ad evoluzione dei vari fregi anti frode usati in passato.


Gradiente  In atto di camminare.


Grande bronzo Nome generico impropriamente usato per i sesterzi romani.


Grano Unità di valore voluta nel 1222 da Federico II ed equivalente alla seicentesima parte dell'oncia d'oro. Dieci di queste piccole monete in rame formavano un carlino e venti un tarì. Originariamente moneta di conto eguale alla seicentesima parte dell'oncia d'oro. Fu equiparata in alcuni luoghi a 36 ducati. Moneta di rame per le minute contrattazioni in uso dagli aragonesi in poi. Equivaleva a 12, poi (1818) a 10 cavalli o calli.


Grifo o grifone Figura con la testa d'acquila ed il corpo di un felino.


Grosso Le città italiane che si erano arricchite col commercio all'epoca degli Ottoni, coniarono un nuovo tipo di monetali del valore di 12 denari che, per le sue maggiori dimensioni venne chiamato grosso. E' forse uno dei tipi monetali più diffusi e conosciuti, fu coniato anche all'estero fino al XVIII secolo. Moneta medievale d'argento, la più diffusa in Europa e nel Levante. In seguito alla forte riduzione del valore del Denaro, al tempo degli Ottoni, le città italiche arricchitesi con il commercio decisero di coniare il Soldo (fino ad allora moneta ideale) con un valore di 12 Denari, il quale, per la sua maggiore dimensione, fu detto Grosso. Questo nome fu poi attribuito ai doppi, tripli, quintupli di Grosso, fino a raggiungere il valore di una Lira (20 Soldi). Il grosso ebbe svariate denominazioni derivanti dal nome del paese d'origine o dell'autorità emittente per esempio  il Grosso di Cipro, di Rodi, di Piemonte, di Venezia, il Grosso clementino, papale, sistino, tirolino, volterrano ed altre ancora.

 

Guaina  Fodero.