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Hilaritas "Allegria, ilarità". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.

 

Hilaritas universa Gioia universale. L'affermavano i due Filippo, II e V, il primo nella leggenda dei ducati e il secondo nei tarì, nei 5 carlini e nel carlino battuti tra il 1701 e il 1702.


Hinc libertas Per essere liberi non bisogna sentire la fame. Queste parole volle ricordare il duca di Guisa al popolo napoletano durante il periodo della rivoluzione nel 1648. Furono impresse nel rovescio delle monete di 2 tornesi e di un grano attorno ad un canestro colmo di spighe e di frutta.


His vici et regno Con l'abbondanza e con la forza sottometto i popoli. Queste parole furono incise attorno ad una cornucopia e ad un fascio di verghe con la scure sui tarì da 127 acini di re Carlo II ultimo degli Asburgo di Spagna.


Honos "Onore". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero.

 

Hortator  Il capo che sulla nave dava la voce ai rematori.