Modoetia Numismaticae

Dritto:  Testa del Re volto a sinistra contornato dalla scritta: VITTORIO EMANUELE III. Sotto il collo del Re, il nome dell'incisore SPERANZA.

Rovescio:  Aquila araldica con stemma di casa Savoia. Lungo il bordo nella parte superiore REGNO D'ITALIA, nella parte inferiore, separata da due nodi Savoia, l'indicazione del valore (L. 20), il segno di zecca (R) tra due stelle a 5 punte e il millesimo.

Note:

• Modelli ed incisione: Filippo Speranza.
• R. Decreto n° 92 del 7 marzo 1901.
• Il millesimo 1902 risulta essere la prima moneta in oro emessa nel regno di  Vittorio Emanuele III
• Per 1902 25a 115 pezzi vennero coniati con l'oro proveniente dall'Eritrea e presentano un'ancora alla destra del volto del Re sul diritto.
• I pezzi datati 1908 presentano una rigatura, nel taglio, più larga rispetto alle altre date. Furono coniati in pochi esemplari si suppone dai 6 ai 10 ma le tirature non sono disponibili in nessun documento ufficiale. Sono stati dati in omaggio alle delegazioni straniere in occasione della posa della prima pietra della nuova zecca di Roma. Un esemplare è stato posto assieme all’intera serie del 1908 sulla prima pietra della zecca; uno si trova nella collezione reale; due si trovano al museo della zecca; uno era nella collezione De Ferrari La Renotière venduta a Parigi nel 1922; uno è nella collezione di re Farouk d’Egitto. Sono da considerarsi come campioni non essendovi stata una regolare emissione.
• Pagani cataloga al 665/1 il millesimo 1910. Tutti gli esemplari sinora rinvenuti sono risulati essere falsi. Occorre rilevare che il Decreto per la coniazione non fu mai promulgato e nel 1910 furono coniate le 20 Lire oro tipo Aratrice. Pertanto non risulta esistere un motivo logico alla coniazione di queste monete.

20 Lire

Aquila Sabauda

Oro 900 ‰ (Au)

Ø 21 mm, g 6,45

©: Rigato

1° Classe[nessun difetto di conio]

Asse: Alla francese.

25a

Valori puramente indicativi, seguono l’andamento del mercato domanda-offerta.