Modoetia Numismaticae

Note:

• Modelli Giuseppe Romagnoli.
• Incisore Attilio Silvio Motti.
• R. Decreto n° 1651 del 30 settembre 1926.
• Una rosetta sul contorno contraddistingue i tondelli preparati dalla zecca di Roma.
• Due rosette sul contorno contraddistingue i tondelli preparati dalla Società Metallurgica Italiana di Brescia. Questa fornitura privata avvenne dal 1927 al 1929 per alleggerire il lavoro della zecca Reale. La sigla M.I.B. Presente dopo la PROVA DI STAMPA, nelle prove del 1927 indica appunto Società Metallurgica Italiana di Brescia.
• La leggenda sul contorno si presenta integra assai raramente. Infatti, sia le rosette, i nodi d’amore e la scritta FERT appaiono generalmente coniati debolmente o spesso mancanti.
• Queste monete furono ritirate dalla circolazione insieme ai 5 Lire Aquilino, secondo le norme impartite dalla Gazzetta Ufficiale del 15 Giugno 1935. Per la fabbricazione delle stesse, e delle 5 Lire Aquilino, si ricorse alla fusione di 660 tonnellate di vecchie monete d’argento da 2 e 1 lira.
• E’ possibile che sul contorno FERT, per consunzione, deformazione o rottura delle lettere E, si trasformi in FFRT o FKRT.

10 Lire

Biga

Argento 835 ‰ (Ag)

Ø 27 mm, g 10

©: In incuso                 tre volte.

2° Classe[Contorno; Debolezze]

Asse: Alla francese

Dritto:  Testa del Re volta a sinistra intorno VITTORIO • EMANUELE • III • RE • D'ITALIA •

Rovescio:  Figura allegorica dell'Italia che mentre con la sinistra sorregge un fascio con la destra guida una biga i cui cavalli si impennano. Sotto i cavalli i nomi dell'incisore “A•MOTTI•INC•” e dell'autore “G•ROMAGNOLI”. In esergo il valore “L•10” tra la data e il segno di zecca.